giovedì 17 novembre 2011

Google presenta la rivoluzione della Musica: i brani come applicazioni e gli Hub per promuoversi


In questi istanti dopo la fine della presentazione Google, non vogliamo elenencarvi tutte le novità presentate, la nuova applicazione Google Music per smartphone o il nuovo Market che abbiamo visto in questo articolo in modo dettagliato. Novità sicuramente importanti ma che non arriveranno al momento nel nostro paese. Quello che però vogliamo sottolineare e la rivoluzione Musicale che ha proposto questa notte Google. Stiamo parlando di un nuovo approccio alla musica, agli artisti e alle canzoni. Google non ha inventato nulla forse, ma ha saputo integrare una serie di servizi esistenti in un unica soluzione di grande valore portando quella che noi definiamo una Rivoluzione della Musica.

I brani come applicazioni e gli Hub per promuoversi

Google ha modificato il modo di vedere una canzone ed un artista rendendo le canzoni uguali alle applicazioni. Uno stratagemma unico che permette di avere una concezione completamente diversa della musica. Google Music permetterà a chiunque di pubblicare una canzone, cosi come oggi avviene con le applicazioni (basta essere sviluppatore), senza necessità di passare da case discografiche o simili ma semplicemente uppando la propria canzone e creando un proprio spazio virtuale.

Per molti potrebbe essere definito un MySpace alla Google, solo che quella G fa una grande differenza. Essere su una vetrina come Google Music, potersi promuovere attraverso Google+ e avere un proprio HUB dove raccontarsi, inserire video e mostrare i propri brani senza nessun costo è una vera rivoluzione.

www.youtube.com/watch?v=3lv1xras-zM

Se la Musica = Applicazione, l’autore sarà colui che deciderà il prezzo di vendita, magari regalando la canzone per farsi pubblicità. Gli utenti poi aiuteranno l’artista a crescere attraverso i mezzi sociali e, con un po’ di fortuna, un piccolo cantautore potrà diventare un famoso cantante con guadagni importanti.

Impossibile? Assolutamente no visto che lo stesso sistema oggi funziona con le applicazioni; e funziona molto bene!

Inoltre Google come per le applicazioni dividerà in compensi con il rapporto 70/30. In pratica il 70% della vendita di un brano andrà all’autore (percentuale enormemente superiore a quella che oggi percepiscono gli artisti dalla vendita dei dischi), il 30% rimarrà a Google.

Non è difficile dunque intravedere in tutto questo una vera e propria Rivoluzione della Musica. Non più canzoni, artisti e album, ma “applicazioni sonore” opportunità di emergere e un nuovo mondo che potrà far conoscere artisti fino ad oggi rimasto nascosti.

Google non ha “inventato” nulla forse, ma ha saputo convogliare in Google Music le migliori opportunità mettendole alla portata di tutti…

www.youtube.com/watch?v=NI8rQEHoE24



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